Il ciclo dell'alluminio

La raccolta differenziata
La raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio riguarda sette diverse tipologie di prodotto. A parte le lattine per bevande, vanno differenziati in casa: i tubetti per creme o conserve; le vaschette; le scatolette food per legumi, pesce o carne; le bombolette spray; i tappi a vite posti su bottiglie in vetro di olio, vino o acqua; il foglio sottile per alimenti o cioccolato. A gestire direttamente la modalità di raccolta differenziata sono i Comuni italiani che posso scegliere anche di delegare il servizio ad un operatore privato. Per questo motivo non esiste, sul territorio nazionale, un unico sistema di raccolta dell'alluminio, ma diverse modalità sia per accoppiamenti di due o più materiali, sia per le modalità logistiche: raccolta domiciliare o porta a porta, raccolta stradale con cassonetti e campane. L'alluminio non si raccoglie mai da solo, a parte rarissime eccezioni.
 

Questo perché la quantità e il peso del materiale, relativamente basso, non giustificherebbero i costi di organizzazione e trasporto.

Esistono sostanzialmente tre diverse modalità di raccolta.
  1) La cosiddetta raccolta multimateriale leggero: plastica e metalli, e cioè alluminio e acciaio;
  2) La raccolta multimateriale pesante: plastica, vetro e metalli;
  3) La raccolta multimateriale pesante con: vetro e metalli.

In questi ultimi anni la raccolta degli imballaggi in alluminio ha avuto un incremento significativo sul fronte della raccolta differenziata urbana grazie all'azione combinata sul territorio di CiAl, delle Pubbliche Amministrazioni e naturalmente dei cittadini. Negli ultimi anni, in particolare, con la partecipazione di oltre 4.000 Comuni e il coinvolgimento di 39 milioni di cittadini, è stata raggiunta una quota di recupero di imballaggi in alluminio pari ad oltre il 55% dell'immesso al consumo.

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